La
scheda segnaletica
Vero nome |
Luigi (Gino) |
Nome d'artista |
Gigi |
Cognome |
D'Alessio |
Luogo di nascita |
Napoli |
Data di nascita |
24 Febbraio |
Anno di nascita |
1967 |
Segno zodiacale |
Pesci |
Altezza |
1.78 cm |
Peso |
78 kg |
Residenza |
Roma |
L'anno del matrimonio con Carmela |
1986 |
Stato civile |
Insiema a Denise Esposito
Nata il 19.11.1993 |
Ex |
Separato da Carmela
Barbato
Nata il 14.3.1968 |
Ex |
Separato da
Anna Tatangelo
Nata il 09.01.1987 |
Padre di Gigi |
Francecso D'Alessio |
Madre di Gigi |
Antonietta Consiglio |
Sorella e Fratello di Gigi |
Maria e Pietro |
Figli |
6 |
Figlio |
Claudio 24.06.86 (Con Carmela
Barbato) |
Figlia |
Ilaria 12.02.1992 (Con Carmela
Barbato) |
Figlio |
Luca 27.03.2003 (Con Carmela
Barbato) |
Figlio |
Andrea 31.03.2010
/ Ore 8:30
(Con Anna Tatangelo) |
Figlio |
Francesco 24.01.2020 / Ore 15:14 / 3240g / 49.5 cm (Con
Denise Esposito) |
Figlia |
Ginevra 07.07.2024 / Ore 12:09 / 3380g / 48.0 cm (Con
Denise Esposito) |
Cittą di Gigi |
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Cittą di Gigi |
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Cittą di Gigi |
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Cittą di Gigi |
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Biografia
Gigi D'Alessio nasce a Napoli il 24 febbraio 1967, ultimo di tre figli. Ha
soltanto quattro anni quando il padre, costretto a trasferirsi spesso in
Venezuela per assicurare una vita decorosa alla sua famiglia, gli regala una
fisarmonica comprata a Caracas. E' il primo contatto con la musica: Gigi studia
lo strumento con la stessa passione con cui i suoi coetanei si dedicano ai
giochi dell'infanzia, e in breve impara a suonarlo ad un buon livello, tanto
promettente che a dodici anni si iscrive al Conservatorio di San Pietro a
Majella di Napoli conseguendo a ventuno anni il diploma di pianoforte. Molto
presto entra nel circuito degli studi di registrazione della sua citta' avviando
una serie di collaborazioni sia come musicista e arrangiatore, che come autore.
Ha soltanto 23 anni quando si trova a dirigere la prestigiosa Orchestra
Scarlatti, esperienza esaltante che accresce di molto la sua statura
professionale. Poco dopo D'Alessio diventa il pianista di Mario Merola con il
quale scrive "Cient'anne", interpretato da entrambi, brano destinato ad un
grande successo che segna il passaggio di Gigi dal "dietro le quinte" alla
platea in veste di cantautore. Sulla scia di "Cient'anne" esce nel 1992 il suo
primo album "Lasciatemi cantare". I buoni risultati di vendita, accompagnati
dall'entusiasmo dei fan sempre piu' numerosi, spalancano le porte al secondo
lavoro "Scivolando verso l'alto" che vende 30.000 copie al netto dei falsi ( la
precisazione e' d'obbligo considerata la zona ad alta presenza di "mercato
parallelo"). Il 1994 e' l'anno del suo ingresso nella discografia ufficiale con
l'album "Dove mi porta il cuore" pubblicato dalla Ricordi, mentre con l'anno
seguente arriva il grande successo dell'album "Passo dopo passo" che contiene
canzoni fortunatissime, futuri inni da stadio, come "Fotomodelle un po' povere"
e "Annare'".
Ormai D'Alessio ha spiccato il volo: un suo concerto al Palapartenope raccoglie
8.000 persone, il record per questo famoso spazio meta di prestigiosi artisti
italiani e internazionali. Nel 1997 arriva il grande successo dell'album "Fuori
dalla mischia" e dei singoli "Anna se sposa" e "Chiove" in buona compagnia di
altri brani destinati ad entrare stabilmente nel suo repertorio, che si fa via
via piu' corposo, come "30 Canzoni", "San Valentino" e "Di notte". Il risultato
straordinario ottenuto da questo lavoro consente a Gigi di realizzare un grande
sogno: quello di suonare allo Stadio San Paolo di Napoli. La serata, memorabile,
arriva il 7 giugno del 1997: 20.000 persone sono li' per acclamare una star,
nello stesso luogo che ha ospitato i concerti dei Rolling Stones, di Pino
Daniele, Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Claudio Baglioni. Gigi D'Alessio diventa
il "fenomeno" Gigi D'Alessio, con tanto di spiegamento di forze da parte di
tutti i mass media. Nella primavera del 1998 pubblica il suo sesto album
intitolato "E' stato un piacere", lavoro che contribuisce non poco a disegnare
la vera fisionomia dell'artista: "fenomeno" D'Alessio non lo e' affatto, e'
semmai un autore e un musicista di razza, un talento che applica istintivamente
le regole della comunicazione immediata e popolare senza giocare sulla facile
retorica dei sentimenti; un artista che ha i "tempi" narrativi giusti, che sa
costruire piccoli spaccati di vita reale all'interno di strutture musicali
moderne e solide sotto l'aspetto compositivo. Ancora una volta il successo di
vendite e di pubblico e' consistente; i concerti-adunata si ripetono in ogni
parte d'Italia. In giugno esce nelle sale cinematografiche "Annare'" per la
regia di Nini' Grassia. Il film che Gigi interpreta (sua naturalmente la colonna
sonora) al fianco di Fabio Testi e Orso Maria Guerrini, nella prima settimana di
programmazione polverizza in Campania gli introiti di "Titanic" arrivando nella
sola Napoli ad incassare circa 30 milioni di lire per ogni sala dove viene
proiettato. I giornali tirano in ballo la "D'Alessiomania" in contrasto con la "Dicapriomania":
naturalmente e' solo un gioco, gratificante, ma solo un gioco. Molto piu'
seriamente, qualche settimana piu' tardi, la stampa dara' notizia del concerto
di Gigi al "Todi Festival 98" parlando di lui come della "riscoperta della
nostra cultura piu' vera, la migliore per rappresentare l'Italia nel mondo".
Sul finire di questo straordinario 1998, grazie al fortunato incontro con
Geppino Afeltra e Pierluigi Germini, suoi attuali produttori, Gigi approda alla
BMG, e decide di raccogliere in "Tutto in un concerto", il suo settimo album, i
momenti salienti della sua carriera. L'album contiene 13 brani e un inedito, "Quel
che resta del mio amore", registrato in studio, a testimonianza di un momento
creativo intimo, privato. 1999: "Portami con te", l'album n.8, immette nel
circolo virtuoso che Gigi ha stabilito con il pubblico, altri 11 brani inediti
alcuni dei quali diventano subito altri pilastri del suo repertorio ormai
vastissimo come "Una magica storia d'amore", "Portami con te", "Dove sei" e
specialmente "Buongiorno", la canzone che apre il disco: un affresco di colori
che si accendono con il risveglio della citta', un piano sequenza dai vicoli al
porto, ai quartieri spagnoli, a Fuorigrotta; un susseguirsi di immagini che
rimandano alla malinconica dolcezza di un film di De Sica, forse soltanto
l'introduzione ad un musical che Gigi ha nella sua testa. Un altro traguardo
importante e' l'esibizione alla presenza del Presidente americano Clinton al
Gala del N.I.A.F.
Febbraio 2000: Festival di Sanremo. La nuova fase. D'Alessio non e' soltanto il
vincitore morale e', banalmente, quello numerico: la sua "Non dirgli mai" ha per
mesi il piu' alto airplay radiofonico di tutte le canzoni in gara, mentre il
relativo album dal titolo profetico, "Quando la mia vita cambiera'" (il nono) e'
gia' disco d'oro a quindici giorni dall'uscita ( arrivera' a superare le 400.000
copie). Un album che si rivela un formidabile hit maker dopo il grande successo
del secondo singolo "Una notte al telefono" e, in particolare, di "Caro Bambino
Gesu'" i cui proventi vengono devoluti all'associazione inglese promotrice delle
adozioni a distanza "Azione Aiuto" (Action Aid) alla quale Gigi, gia' padre di
Claudio e Ilaria, ha nel frattempo aderito. Stessa, fortunatissima sorte, ha la
tourne'e che, dopo una partenza europea (Zurigo, Neu Ulm, Karlsrhue, Manneheim),
tocca le maggiori citta' italiane per tutta l'estate fino al concerto record
220.000 spettatori - di Piazza del Plebiscito del 19 settembre.
Festival di Sanremo 2001: la storia si ripete. "Tu che ne sai", la canzone
presentata alla 51° edizione, porta subito alla conquista del primo posto della
classifica dei dischi piu' venduti l'album n.10 "Il cammino dell'eta'". Un
titolo rappresentativo per natura. Da un lato sottintende ai contenuti di
canzoni che fissano sul pentagramma tipiche situazioni adolescenziali: versi che
colgono l'emozione intima di un ricordo, descrivono un momento di difficolta'
nell'eterna commedia dell'amore, raccontano per immagini come puo' cambiare nel
corso della vita l'intensita' di un sentimento. Dall'altro e' un titolo che
esplicita il senso di una maturazione, di un progresso, di una evoluzione
tangibile che rende perfettamente l'idea di come il "pianeta" D'Alessio sia in
continuo movimento. Questo lavoro ne e' la prova. Un disco compiuto, riuscito,
frutto delle scelte artistiche, tecniche e strategiche di un team di lavoro che
da anni si dedica esclusivamente al progetto D'Alessio. Scritto di getto, come
vuole la proverbiale immediatezza della "pronta ispirazione" di Gigi, il disco
ha visto poi la sua realizzazione in tre studi diversi ( "Il Mulino" di
Acquapendente, lo "Splash" di Napoli, il "Quattro 1" di Claudio Mattone a Roma )
nell'arco di tre mesi. Sufficienti ad Adriano Pennino, produttore artistico e
arrangiatore, per coordinare al meglio gli interventi di una squadra di
musicisti di prim'ordine: da Alfredo Golino alla batteria, a Cesare Chiodo e
Roberto D'Aquino al basso, Erasmo Petringa al contrabbasso acustico, Phil Palmer
, Maurizio Fiordiliso e Maurizio Pica alle chitarre, Rosario Jermano alle
percussioni, fino alla sezione d'archi diretta da Bob Rose. Il risultato e' un
album dalla fisionomia precisa che percorre ogni angolo conosciuto delle
espressioni di D'Alessio e in un caso sconosciuto: ovvero il D'Alessio nel ruolo
di interprete puro che fa sua una bella canzone di Mariella Nava, "Verra' il
tempo". Tutto il resto ( ancora una volta firmato dall'inossidabile coppia Gigi
D'Alessio/Vincenzo D'Agostino ) si muove con senso della "par condicio" musicale
tra il repertorio delle ballad che carezzano "Il primo amore non si scorda mai",
"Il cammino dell'eta'" e quelle che graffiano sia fuori come "Un'altra donna
dentro te", "Tu che ne sai", che dentro come "Insieme a lei" e "Parlammene
dimane", l'unico brano in dialetto, piccola perla di teatralita' malinconica e
struggente recitata dai protagonisti su una melodia lieve da grande classico
della moderna canzone napoletana. E poi il Gigi D'Alessio piu' ritmico e
divertente di "Che serata" (cronaca opportunamente censurata di un "dopo-concerto"),
di "Tatataratata'", e infine il Gigi D'Alessio piu' dichiarato sul fronte latino,
interprete di due futuri inni da stadio, due anticipazioni dell'estate 2001:
"Bum bum" e "Mon Amour", ideale seguito del discorso iniziato con "Como suena el
corazon". Tutte canzoni gia' "assorbite" sotto forma di melodie subito cantabili,
di incisi contagiosi , di parole da cantare tutti insieme ammassati sotto un
palcoscenico.
Cosi' e' puntualmente anche nell'estate del 2001, in una lunga tourne'e italiana
ed europea che Gigi affronta sull'onda del successo del nuovo album. Concerti
che registrano nuovi primati come quello di affluenza allo stadio San Paolo di
Napoli che bissa il record di quattro anni prima. Ma e' a fine giugno che
D'Alessio vive una serata unica, indimenticabile, il coronamento di un sogno
cullato fin da ragazzo. Sul palcoscenico del 32° Premio Barocco incontra Sophia
Loren: dopo aver suonato al pianoforte il sottofondo di note che accompagna
l'intervista di Milly Carlucci alla diva, Gigi si lancia in fuori programma
chiedendo alla Loren di cantare con lui "Reginella". Il duetto inchioda davanti
ai teleschermi oltre cinque milioni di persone. Una consacrazione che viene
inoltre suggellata da un abbraccio e da un bacio che D'Alessio "ruba" ad una
Loren divertita e commossa. Un incontro destinato ad avviare una bella amicizia
a distanza: la Loren, in conferenza stampa alla Mostra del Cinema di Venezia "gli
manda un bacio azzeccuso" dopo aver ascoltato, per caso al TG1, la canzone
"Donna Sofi'", il brano dedicatole nell'ultimo album "Uno come te", il quinto
che la BMG pubblica nel settembre 2002 preceduto dal singolo "Miele". Un lavoro
dalla lunga gestazione iniziata nell'autunno precedente dopo un breve periodo di
vacanza impiegato soprattutto a completare il trasferimento nella sua nuova casa
romana. Gigi ha finalmente davanti a se' tutto il tempo che vuole per scrivere,
rifinire, scegliere i musicisti, pensare agli arrangiamenti con Adriano Pennino,
curare tutto fin nei minimi dettagli. E' la prima volta in dieci anni che gli
capita, e i risultati di questa situazione ideale, di questo clima di
concentrazione e insieme di grande rilassatezza, si traducono in un album pieno,
maturo, che registra non una semplice crescita ma una vera e propria
accelerazione nel suo percorso artistico. Affiancato da grandi musicisti
internazionali - da Vinnie Colaiuta a Michael Thompson, a Pino Palladino, fino a
ottime presenze nazionali quali Rosario Jermano, Tullio De Piscopo, Massimo
Moriconi, Cesare Chiodo Gigi mette a punto 14 canzoni tutte unite dal robusto
filo di una scrittura melodica sempre brillante, sempre caratterizzata da
stimolanti soluzioni armoniche. Alcune di queste prendono subito il volo: nei
concerti "preparatori" al tour mondiale, il pubblico gia' conosce parola per
parola "Donna Sofi'", "Oj nenna ne", "Ti innamorero'", "Sei importante", "Un
nuovo bacio", nuovi punti di forza di un repertorio di successi che diventa
sempre piu' ricco ed importante.
Un repertorio che tra febbraio ed aprile 2003 "sbarca" in Canada, Australia e
Stati Uniti (Montreal, Toronto, Sidney, Melbourne, Atlantic City le piu'
importanti) in una decina di teatri di grande capacita' dove al pubblico di
origini italiane, che gia' conosce alcune canzoni, si unisce una platea di
giovani cresciuti con il pop e il rock di ben altra estrazione: Gigi fa il
miracolo, le generazioni per una sera si uniscono nel nome di una musica che e'
bella "a prescindere", come avrebbe detto un illustre concittadino di Gigi, dove
le parole, di cui a volte non si capisce piu' il significato, sono soltanto
suoni che comunque toccano il cuore.
Un tour cosi' importante, che e' ben altra cosa delle brevi "puntate"
promozionali fatte in Europa e in altri paesi del mercato ispanico, non poteva
non avere una troupe al seguito che riprende tutto, dai concerti, agli
spostamenti, ai backstage, insomma a qualsiasi cosa possa riempire il taccuino
di un vero e proprio diario di viaggio. Lo special televisivo, "Uno come te…in
giro per il mondo" arriva puntuale su Raiuno in maggio, in una seconda serata
che tiene davanti allo schermo oltre due milioni di persone con uno share del 17
un successo senza riserve per questa fascia oraria.
Due concerti trionfali allo stadio Olimpico di Roma e al San Paolo di Napoli
chiudono in giugno il lungo tour "Uno come te".
Nell'autunno del 2003 arriva "Buona vita", il doppio cd che in 22 brani
ripercorre i primi dieci anni della folgorante carriera di Gigi . Due inediti
aprono e chiudono il lavoro: "La forza delle donne", colonna sonora del film "Mariti
in affitto" di Ilaria Borrelli con Maria Grazia Cucinotta e Brooke Shields, e la
stessa canzone che da' il titolo, "Buona vita", che altro non e' se non il
rituale saluto corale che Gigi intona per i suoi fan a fine concerto e che
finalmente viene "fissato" su disco. Il doppio album, a distanza di oltre un
anno dalla sua pubblicazione, e' uno dei punti di forza del catalogo di
D'Alessio con una costante quota di vendite che ad oggi ha superato le 500.000
copie.
Ottobre 2004: e' il momento di "Quanti amori", altre 13 canzoni che
rappresentano semplicemente il nuovo punto di arrivo di un musicista che sempre
di piu' e meglio conosce la strada per coniugare melodie vincenti, ispirate, con
il suono delle piu' importanti produzioni pop internazionali. A canzoni che
ancora una volta sanno dare il colpo di emozione, l'impennata del sentimento, si
dedica un team di musicisti stellare formato da Tony Levin al basso ( ex King
Crimson ), Steve Ferrone alla batteria, Michael Thompson alle chitarre, mentre
gli arrangiamenti orchestrali portano la firma, oltre che del fedelissimo
Adriano Pennino, di Jeremy Lubbock, gia' con Madonna, Sting, Michael Jackson,
Ray Charles. "Non c'e' vita da buttare" (con le chitarre di Alex
Britti),"Spiegami chere'", "Napule" (un affresco straordinario a quattro voci:
D'Alessio, Sal Da Vinci, Gigi Finizio e Lucio Dalla ), "Liberi da noi", "La
donna che vorrei", "Le mani", tanti titoli per altrettante canzoni che anche
questa volta il pubblico decide di fare subito sue. Pochi giorni dopo l'uscita
dell'album, nella prima settimana di novembre, per i fan di Gigi arriva un'altra
sorpresa che, questa volta, non li porta a fare la fila davanti ai negozi di
dischi, ma davanti alle librerie: la Mondadori pubblica infatti l'autobiografia
"Non c'e'' vita da buttare", il libro cui Gigi stava lavorando da tempo buttando
giu' una marea di appunti che finalmente trovano forma organizzata in quello che
la critica insolitamente benevola definisce un buon "romanzo popolare". Il libro
viene presentato in varie librerie italiane.
31 dicembre 2004: nello spettacolo di fine d'anno di Raiuno Gigi presenta una
memorabile versione di "Napule", dal vivo con Lucio Dalla e Gigi Finizio.
Marzo 2005: Gigi e' per la terza volta al Festival di Sanremo. In questa 55°
edizione presenta "L'amore che non c'e'", ultimissima figlia del clima creativo
di "Quanti amori, l'album che in appena quattro mesi ha superato le 500.000 copie e registrato 12 settimane di permanenza nella top ten e che viene
ripubblicato il 4 marzo con l'aggiunta di L'Amore che non c'e'' e una traccia
interattiva con i video di Quanti Amori', Liberi da Noi (con Manuela Arcuri) e
Napule (con Lucio Dalla, Sal Da Vinci e Gigi Finizio) .
Da aprile a settembre Gigi e' di nuovo in tourne'e per incontrare negli stadi e
nelle piazze italiane un pubblico cui diventa sempre piu' complicato dare una
fisionomia precisa. Impossibile attribuirgli connotazioni sociali, culturali e,
meno che meno, geografiche. Gigi mette d'accordo davvero tutti e anche la
critica piu' esigente, talvolta volutamente distratta, deve arrendersi
all'evidenza. Il 30 settembre 2005 una platea di 250.000 persone si riunisce a
Napoli, in quella Piazza del Plebiscito che sempre di piu' rappresenta il cuore
della citta', per uno dei piu' grandi eventi della storia del pop italiano. Un
concerto che e' la consacrazione di un anno straordinario e di un mito. La
serata raccoglie un cast d'eccezione con nomi quali Claudio Baglioni, Lucio
Dalla, Lee Ryan (ex cantante dei Blue), Anna Falchi, Giorgio Panariello e tanti
altri, viene ripresa da Canale 5. La messa in onda in prima serata ottiene oltre
6.500.000 telespettatori e uno share medio del 25 un vero record per un concerto.
Sono tutti "Cuorincoro": e cosi' si intitola infatti il doppio album dal vivo
che raccoglie i momenti piu' emozionanti di questo evento, da "La donna che
vorrei" cantata in duetto con l'ex Blue Lee Ryan a "Napule" con tre amici come
Lucio Dalla, Gigi Finizio e Sal da Vinci. Ma quello che si presenta subito come
uno dei "greatest hits" piu' emozionanti della discografia di D'Alessio, non puo'
non fare i conti con la sua vena compositiva inarrestabile: ed ecco quindi che "Cuorincoro"
vanta due inediti da studio, i primi scritti interamente da Gigi, testo e musica:
"M'innamorero' sempre di te" e, in napoletano, "Fino a quando scure notte". Due
facce della stessa medaglia coniata con il metallo prezioso di una musicalita'
che regala brividi, unita alla straordinaria capacita' di cantare l'amore, i
suoi infiniti aspetti, le sue verita', la sua universalita'. Quasi in
contemporanea esce anche il DVD "Cuorincoro" che raccoglie i momenti piu'
importanti ed emozionanti dei concerti del 2005 con particolare attenzione a
quello di Roma in giugno e naturalmente di Napoli. Praticamente la versione
video dell'omonimo doppio cd dal vivo anche se le scalette sono piuttosto
diverse. Qui i 16 brani selezionati si dividono tra le due citta' a volte
sovrapponendosi e integrandosi in un gioco di regia (firmata da Roberto Cenci)
mirato a creare un unico e grande impatto emozionale che continua anche quando
le telecamere si girano verso il backstage per trasmettere il clima unico che si
crea dietro le quinte. Un documento visivo che ritrae un artista in stato di
grazia e che ama raccontarsi senza reticenze, pronto a parlare, forte della sua
grande capacita' di comunicatore, della sua visone della musica, del mondo,
dell'amicizia, del rapporto con i fans. "Cuorincoro" e' anche il video ricordo
di tanti amici che erano presenti sul palco di Napoli. Per chi ama Gigi e le sue
canzoni un documento imperdibile.
Il 2006 si apre con una nuova tourne'e mondiale, e due importanti riconoscimenti:
il Venice Music Award, e il Premio Barocco.
Il nuovo album "Made in Italy" e' il n. 9 per SonyBmg, il 15° della sua carriera.
Un lavoro di cui Gigi parla subito in termini di puro entusiasmo: "Questa volta
ho davvero la sensazione di aver realizzato qualcosa di speciale, lo dico con il
massimo della sincerita', con il cuore in mano. E' un album molto vario, per
tutte le eta' e per tutti i gusti. E' il risultato di un'onda lunga di emozioni,
di questi mesi che mi hanno regalato una serie di stimoli, di sollecitazioni, di
squarci di vita che premevano per uscire fuori".
"Made in Italy" ha un titolo emblematico: rappresenta l'orgoglio di essere
italiano e di portare in giro per il mondo questa italianita'. Ma e' un album
importante per altri aspetti, primo tra tutti quello della crescita di Gigi come
songwriter a pieno titolo, autore in larga parte sia dei testi che delle musiche,
oltre al consolidamento della collaborazione con Mogol che qui firma le liriche
di quattro brani. Di questi nuovi futuri inni da stadio colpisce ancora una
volta la sua inesauribile vena compositiva, la sua capacita' di trovare la
melodia vincente, oggettivamente e fisiologicamente bella, irresistibile, e di
incastonarla in una struttura musicale perfetta, derivazione dei suoi studi
classici. Da "Primo appuntamento", tenera ballata elettroacustica scelta come
primo singolo, dove le emozioni sono proprio quelle dell'inizio di un amore
descritte con poche, efficacissime immagini, alla potente ritmica di "Brividi
d'amore" per descrivere i piaceri progressivi di una relazione sessualmente
adulta, ad "Apri le braccia", canzone con un crescendo da brivido, sceneggiatura
di una storia clandestina che reclama la sua liberta' agli occhi del mondo,
tutte le canzoni tengono sempre alta l'attenzione e la tensione. Cosi' come
coloratissime sono il reggae di "Nome, cognome, indirizzo e cellulare";
l'immancabile appuntamento con il brano in salsa latina che questa volta si
intitola "Besame"; "Una volta nella vita", e una terna formidabile tutta con i
testi di Gigi, "Cantero' di te", "Parlarti e poi" e "La grande storia", colonna
sonora del nuovo film di Raul Bova. Un "Made in Italy" che puo' vantarsi di
essere una griffe prestigiosa anche in virtu' della squadra di prim'ordine che
raccoglie attorno a se': dall'immancabile Adriano Pennino, arrangiatore e
programmatore di suoni superbi, a Celso Valli, Lele Melotti, Maurizio Fiordiliso,
Rosario Jermano, Michael Thompson, Tony Levin, e Lara Fabian, cantante
popolarissima in Francia, con la quale duetta in "Un cuore malato".
L'autunno 2006 e' ancora una volta di Gigi e di questo suo album che diventa
immediatamente protagonista, luminosa eccellenza della nostra musica, del nostro
migliore "Made in Italy".
Festival di Sanremo
2012 |
4° Posto con
Respirare |
2005 (Uomini) |
2° Posto con
L'amore
Che Non C'č |
2001 |
8° Posto con Tu Che Ne Sai |
2000 |
10° Posto con Non Dirgli Mai |
Staff di Gigi
Giampiero Tramice
Manager |
|
Pierluigi Germini |
|
Mario Calabrese |
|
Roberto Rosu |
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Gruppo di Gigi
|